Un piano d’azione per difendere e e proteggere la figura di Cristoforo Colombo a New York e in tutti gli Stati Uniti

Un piano d’azione per difendere e proteggere la figura di Cristoforo Colombo a New York e in tutti gli Stati Uniti. Questo l’obiettivo del comitato ‘Giu’ le mani da Colombo’, che ha tenuto il suo primo incontro nella Grande Mela. Sullo sfondo le polemiche di chi vorrebbe rimuovere la statua di Columbus Circle, nel cuore di Manhattan, e magari abolire – come accaduto di recente a Los Angeles – la festa simbolo della comunita’ italoamericana, il Columbus Day.

In difesa del piu’ famoso navigatore di tutti i tempi, finito nel mirino di alcuni movimenti per i diritti civili che lo
accusano di essere il simbolo dello sterminio dei nativi americani, sono scesi in campo Alberto Milani, presidente dell’Italy America Chamber of Commerce (Iacc), e Guido George Lombardi, presidente del Premio Eccellenza Italiana, amico di vecchia data di Donald Trump. Proprio Lombardi nei mesi scorsi ha inviato al presidente Usa una lettera per chiedere di fermare la campagna contro Cristoforo Colombo. E il tycoon si e’ fatto sentire lo scorso 9 ottobre in occasione del Columbus Day.

“Serve uno sforzo comune e un piano d’azione per il futuro”, ha spiegato Milani. Mentre Lombardi ha ricordato che la capitale degli Stati Uniti, porta non solo il nome del presidente George Washington ma anche quello di Colombo, trovandosi nel District of Columbia. “Quando celebriamo Colombo celebriamo non solo l’italian heritage, ma anche lo spirito della scoperta, della cultura e dell’intraprendenza”, ha continuato, spiegando di aver invitato anche altre minoranze ad unirsi: perché “l’America non e’ grande per una sola cultura, ma lo e’ perche’ e’ un crogiolo di culture”. All’evento anno partecipato anche Angelo Vivolo, presidente della Columbus Citizens Foudation, e l’imprenditore Marco de Ceglie, Ceo per gli Usa dell’azienda Filippo Berio.

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George G. Lombardi
George G. Lombardi

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